Mostri sacri e icone di stile

Scordatevi le sembianze mostruose dell’antesignano Nosferatu (1922): furono il magnetismo e l’innata eleganza di Bela Lugosi a plasmare l’immagine del vampiro, con cui tutta la cinematografia seguente ha dovuto fare i conti. Un vero signore della notte (e dello schermo) che scivola fuori dalla tomba, sua oscura dimora, con fare sinuoso.

Lo sguardo ipnotico, i denti aguzzi, la cappa nera a suggello di un’austera eleganza del Dracula (1931) di Tod Browning erano e restano i caratteri inconfondibili del non morto per antonomasia.

Quando si parla di horror e stile, non possiamo dimenticarci di Vincent Price, attore formidabile e re incontrastato del Grand Guignol. Erede ironico e raffinato di Boris Karloff e dello stesso Lugosi, Vincent è stato diretto dai grandi maestri del cinema, incarnando sul grande schermo gli incubi di Edgar Allan Poe. Sempre e comunque da raffinato esteta.

the neon demon

Vincent Price con in mano la testa di Peter Lorre

Rossetto rosso sangue

Moda nel cinema horror significa anzitutto sensualità. È il caso di “The Rocky Horror Picture Show”, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e diretto da Jim Sharman nel 1975. Trasgressivo, irriverente e bizzarro, il fanta-musical con una giovanissima Susan Sarandon è stato il capostipite dei midnight-cult movies. 

Merito del personaggio Frank-N-Furter, interpretato da Tim Curry: un extraterrestre in corsetto proveniente della galassia di Transylvania. Segni particolari: collana di perle, pailettes, reggicalze, zeppe e un trucco esagerato. Che lo hanno reso uno dei personaggi più imitati di sempre.

La morte sfila in passerella

Con “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn fashion e horror vanno a braccetto, in una una sconvolgente parabola sul mito della bellezza, qui declinato in tutte le sue depravazioni.

the neon demon

Una scena del film “The Neon Demon”, al cinema dall’8 giugno

Quando è iniziata la fase di preproduzione, il regista ha comunicato alla costumista Erin Benach che gli abiti del film dovevano essere delle “vere e proprie confezioni di alta moda e non delle semplici imitazioni”. Benach ha dunque affrontato la duplice difficoltà di trovare abiti autentici e trasformarli in creazioni d’alta moda.

A indossarli è la splendida Elle Fanning, qui nel ruolo di Jesse, una ragazza di provincia dall’aspetto innocente, la cui personalità lentamente si trasforma quando la sua carriera come modella inizia a decollare.

Appuntamento  quindi con questo incubo al neon, dove la morte sfila direttamente in passerella e anche i demoni vestono capi di alta sartoria: belli… da morire.