Fantasmi e spiriti di ogni genere sono gli assidui protagonisti dei miti e delle leggende del paese del Sol Levante.

Secondo la tradizione, uno dei luoghi più infestati del Giappone è la foresta di Aokigahara, meglio conosciuta come la “foresta dei suicidi”. Tale macabro luogo è l’ambientazione dell’horror Jukai – La Foresta dei Suicidi, nelle sale dal 28 ottobre.

Yotsuya Kaidan

Questa storia è così famosa in Giappone che ne sono state tratte delle trasposizioni sia per il teatro che per il cinema. Racconta la triste storia della giovane Oiwa, sposa di un ronin, ovvero un samurai senza padrone. Mentre la donna è in attesa del primo figlio, l’uomo decide di abbandonare la famiglia per rifarsi una vita con un’altra donna.

Per facilitare il proprio cambio di vita, il ronin uccide la moglie avvelenandola. Ma non ha fatto i conti con il fantasma (arrabbiato) della giovane Oiwa. Lo spirito della consorte, infatti, ritorna dall’aldilà per minacciare l’uomo che l’ha tradita e uccisa, generata dal fuoco di una lanterna.

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Kuchisake-onna

La storia racconta della donna bellissima di un samurai. L’uomo, consapevole della bellezza dell’amata, era profondamente geloso. Un giorno scoprì che la sposa stava intrattenendo una relazione con un’altro uomo.

Il samurai l’attese a casa e, una volta giunta la moglie, la punì sventrandole la bocca con la katana, procurandogli di conseguenza un sorriso macabro e beffardo sul volto. Lo spirito della donna ancora si aggira per le strade del Giappone. Si manifesta nelle sere nebbiose e le sue vittime preferite sono giovani uomini.

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Fatakuki Onna

Una donna aveva sposato un uomo rimasto vedovo. Da lui aveva avuto due figli che amava alla follia. Odiava invece il figliastro. Quando il marito morì, la donna trascurò il giovane, arrivando persino a lasciarlo senza cibo. Così, il giovane morì di denutrizione.

Dopo qualche tempo, giunse presso la casa un taglialegna che prestava i suoi servigi nella magione prima dell’avvento dell’inverno. Un giorno, mentre egli stava tagliando la legna, la lama di un’accetta si staccò dal manico e andò a conficcarsi nella nuca della padrona di casa. La ferità, però, anziché rimarginarsi cominciò a trasformarsi. Giorno dopo giorno, la nuca della donna lasciò il posto ad un volto: quello del figliastro ucciso. La flebile voce del giovane recitava queste parole: “Chiedimi perdono”.

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KASHIMA REIKO

Un’altra celebre storia dell’orrore giapponese è quella della giovane studentessa rimasta uccisa a seguito dell’investimento di un treno. Un giorno di molti anni fa, una studentessa stava aspettando il treno insieme ai suoi compagni di scuola. La giovane fu vittima di uno scherzo destinato a finire in tragedia.

Alcuni ragazzi posarono sulla spalla della ragazza una cicala. La giovane, spaventata, perse l’equilibrio e cadde sui binari. Caso volle che in quel momento sopraggiungesse il treno.

Il macchinista non riuscì a frenare in tempo il locomotore e la ragazza rimase uccisa, tranciata in due dalle ruote metalliche del mezzo. Morì dopo una lunga agonia che la trasformò in uno spirito malvagio e vendicatore. Si racconta che lo spirito continui a vagare senza sosta, alla ricerca di potenziali vittime. Non casualmente, le sue preferite sono giovani studenti che si attardano a giocare oltre crepuscolo.

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Il tunnel di Kyiotaki

Se mai ti capirà di attraversare in macchina il tunnel di Kyiotaki sappi che non si tratta di una galleria qualunque. La sua costruzione venne effettuata alla fine degli anni ’20, e gli operai che vi lavoravano erano costretti a turni sfiancanti in condizioni di sicurezza pessime.

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Durante il corso della lavorazione, molti operai persero la vita a causa di numerosi incidenti. Gli spiriti dei defunti, però, non hanno mai abbandonato quel luogo. C’è chi giura che ancora oggi, quando si passa sotto il tunnel, è possibile vedere ai margini della strada le fantasmatiche figure degli operai morti durante i lavori. Talvolta essi compaiono, d’improvviso, anche nel bel mezzo delle corsie, provocando incidenti mortali.

Fantasmi giapponesi e spiriti maligni sono protagonisti anche di Jukai – La Foresta dei Suicidi, dal 28 settembre al cinema.