Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, è sempre più vicino. Ma la festa degli innamorati, almeno nel cinema, non è sempre stata solo cioccolatini e frasi romantiche.

Per chi vuole trascorrere la serata con un film che non sia la solita melensa commedia romantica, Midnight Factory ha in tasca due particolari storie d’amore a tinte horror!

Una è Spring di Aaron Moorhead e Justin Benson, che racconta la fase dell’innamoramento – sfoderando pure una creatura lovecraftiana – partendo dall’incontro tra un giovane in vacanza in Italia e una tanto sexy quanto ambigua ragazza.

L’altra, invece, è Honeymoon di Leigh Janiak, che prende ispirazione da L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel e Rosemary’s baby – Nastro rosso a New York di Roman Polanski per inscenare un viaggio di nozze in una baita in mezzo ai boschi disturbato da misteriosi fasci di luce.

Episodi di amore e morte

Ma esistono anche altri lungometraggi horror che hanno scelto come ambientazione proprio il giorno di San Valentino.
A cominciare da
Holidays, anch’esso appartenente al catalogo Midnight Factory e strutturato in otto episodi incentrati ciascuno su una festività dell’anno, che nel segmento a firma di Kevin Kolsch e Dennis Widmyer dispensa una vicenda di bullismo scolastico la cui giovane protagonista è innamorata del suo coach, bisognoso di un trapianto di cuore.

Rimanendo nell’ambito delle pellicole strutturate in brevi racconti, se un cuore viene rinvenuto macabramente avvolto in una lettera per San Valentino in Racconti dalla tomba, classico diretto nel 1972 da Freddie Francis, il 14 febbraio si trasforma in un bagno di sangue in Tales from the grave, volume 2: Happy holidays di Stephanie Beaton del 2005.

Cuori… spezzati

Un bizzarro triangolo amoroso arriva anche dal Giappone grazie a Naoyuki Tomomatsu: in Vampire girl vs Frankenstein girl (2009), Mizushima è desiderato tutto per sé dalla defunta Keiko, ricostruita con parti di compagni di scuola.

Un anno prima che il canadese Broken hearts di Jake McDowell scegliesse proprio il 14 febbraio per raccontare i brutali omicidi attuati da un individuo mascherato, interessato a conquistare una studentessa universitaria eliminando tutti i suoi potenziali pretendenti.

In fatto di psicopatici propensi alla violenza, già nel 1981 Boaz Davidson strutturò in X-Ray (anche conosciuto come Hospital massacre) una semina di cadaveri per mano di uno stalker interessato a una donna sexy ricoverata in ospedale, dalle fattezze della ex playmate Barbi Benton.

Appuntamenti col serial killer

Sulla chiara scia del successo riscosso da Halloween – La notte delle streghe e Venerdì 13 è Il giorno di San Valentino (1981) di George Mihalka, incentrato su un misterioso serial killer in tuta da minatore propenso a sterminare giovani coppie nella cittadina dove, vent’anni prima, un incidente nella miniera locale causò la morte di tutti i lavoranti eccetto Harry Warden, poi rinchiuso in manicomio. Uno slasher che, tra bulbi oculari fuori dalle orbite e chiodi sparati in pieno volto, fu talmente esagerato e avanti coi tempi che finì per circolare quasi sempre in versione pesantemente censurata; sebbene gli abbia poi reso giustizia nel 2009 San Valentino di sangue 3D di Patrick Lussier, ottimo rifacimento, addirittura superiore all’originale, girato in tre dimensioni.

Infine, se nel 1999 il mediocre Lovers lane – Viale dei delitti di Jon Steven Ward si ispirò evidentemente alla leggenda metropolitana dell’assassino armato di uncino (già presa in considerazione per So cosa hai fatto di Jim Gillespie), il riuscito Valentine – Appuntamento con la morte di Jamie Blanks continuò a cavalcare nel 2001 l’onda del notevole consenso ottenuto da Scream, introducendo uno spietato trucida-fanciulle nascosto dietro una maschera da Cupido e propenso a utilizzare coltelli, arco e frecce, accetta, trapano e, addirittura, un ferro da stiro.